Tutta la verità sulla nuova Honda Africa Twin 2020

A meno che non viviate in una zona remota del pianeta in cui non c’è la connessione ad internet, e per questo certi giorni potrei pure invidiarvi, avrete sicuramente letto che Honda ha rilasciato foto, dati e prezzi del suo cavallo di battaglia, la CRF1100L Africa Twin 2020 e Adventure Sports. Siccome questa moto mi è sempre piaciuta molto e visto che ho provato ed apprezzato sia la prima del 2016 che quella aggiornata del 2018, ho pensato di scrivere un pensiero per la 2020, analizzando tutti gli aspetti di queste due nuove versioni. 

Iniziamo col dire che la CRF1000L è l’erede della Africa Twin prodotta, in varie versioni, dal 1988 al 2002; un successo planetario per quella che verrà proclamata come la “nave del deserto” per eccellenza, l’Africa Twin sarà sinonimo di viaggio avventura, o adventuring come è venuto di moda chiamarlo oggi.

Honda XRV650 Africa Twin

 

L’Africa, Da Transalp a BMW R1200 GS

Tutte cose che sapete già, lo so che voi che ci leggete siete dei super appassionati, però era importante ricordarlo per far capire l’importanza di questo modello nel segmento maxi enduro; pensate quindi che vuoto ha lasciato Honda quando ha fermato la produzione, lasciando ad altri modelli come la Transalp il compito ingrato di non far rimpiangere la XRV. Tuttavia negli anni il coro degli appassionati che chiedevano la vera erede della Africa Twin diveniva sempre più numeroso fino a che Honda non potè più ignorarlo; dopo quasi 14 anni ecco spuntare la nuova CRF1000L Africa Twin, presentata ai saloni nell’inverno 2015 e in vendita dal 2016. Un successo annunciato, infatti già il primo anno si piazza seconda nelle vendite in Italia con ben 2.840 moto vendute e nel 2017 arriva addirittura a 3.216 esemplari venduti, sempre seconda in classifica dietro a quella che dal 2004 è la regina del mercato, la R1200GS.

Nel 2018 arriva un primo importante aggiornamento, perché nonostante la CRF1000L fosse un’ottima moto, anche i migliori possono e devono migliorare; ecco quindi che viene rivisto il motore con il contralbero di bilanciamento più leggero, airbox e impianto di scarico modificato, il tutto per dare più brio in accelerazione. Ma non solo, arriva il comando Throttle by Wire e la gestione elettronica del motore offre ora quattro Riding Mode, controllo di trazione regolabile e disattivabile, nuova strumentazione e quickshifter (optional) per la versione con cambio manuale.

La novità più importante però è l’arrivo di una versione ad affiancare l’Africa Twin “standard”, ovvero la Adventure Sports: estetica rivista che si rifà alla prima Africa Twin, la XRV650, serbatoio più capiente, sospensioni ad escursione maggiorata e conseguente luce a terra maggiore. Tutte queste novità incrementano ancora le vendite, arrivando a quota 3.394 moto nel 2018, posizionando la maxi enduro Honda come seconda moto più venduta in quell’anno; il 2019 non è ancora terminato ma le previsioni sembrano confermare il trend, perché fino ad Agosto la Africa Twin è seconda in classifica vendite da inizio anno e addirittura è stata la moto più venduta del mese. 

La nuova Africa Twin? Diciamoci la verità…

Honda XL700V Transalp
Arriviamo ora al dunque di questo pezzo, ma ritenevo necessario parlare del “fenomeno” Africa Twin perché di fatto siamo di fronte ad un best seller di Honda e i numeri parlano chiaro, la CRF1000L è stata una moto estremamente apprezzata nel nostro mercato (anche all’estero a dire il vero, ma guardiamo al nostro); di conseguenza quando aggiorni in maniera sostanziale una moto così venduta e apprezzata, c’è il rischio di non prendere la strada migliore. C’è da dire però che al di là delle chiacchiere, solo i numeri diranno se le scelte di Honda saranno apprezzate o no, magari fra un anno torneremo sull’argomento per vedere come ha risposto il mercato, intanto però possiamo fare un’analisi sui dati che abbiamo.

 

I primi aspetti che risultano evidenti sono due: la cilindrata passa da 1000 a 1100 e rimangono le due versioni, quelle che Honda chiama Africa Twin “base” e la Africa Twin Adventure Sports. Iniziamo dall’aspetto tecnico, il motore dicevamo aumenta di cilindrata, passa dagli attuali 95 cv ai 102 cv e aumenta anche la coppia, ovviamente già in configurazione Euro5. Da questo punto di vista non cambia molto, o meglio, hanno fatto molti interventi, ma la sostanza rimane quella di una potenza “umana”, facilmente gestibile da tutti e ampiamente sufficiente per fare turismo e divertirsi pure. Cambia molto invece nell’elettronica e qui tocchiamo un tasto dolente, perché la CRF1000L era una moto apprezzata anche e sopratutto per la sua semplicità rispetto alle concorrenti e pure Honda aveva puntato su questo aspetto, infatti se ricordate la prima versione era stata offerta addirittura con un lotto di 200 esemplari senza ABS.

Ora invece troviamo una piattaforma inerziale IMU a 6 assi che sovrintende a controllo di trazione, abs cornering, anti impennata e anti sollevamento del posteriore, poi abbiamo il cruise control, 6 riding mode e il nuovo cruscotto TFT a colori touch da 6,5”, in cui è stato inserito anche Apple CarPlay. Ma non è finita qui, perché la versione Adventure Sports ha anche altro, tra cui le cornering lights progressive, i cerchi a raggi tubeless al posto di quelli con camera d’aria (di serie sulla “base”) e quello che viene considerato il plus maggiore, le sospensioni elettroniche Showa EERA, che offrono 4 set‑up di base integrandosi con le impostazioni dei Riding Mode e permettono di impostare il precarico molla dalla guida a solo fino alla guida con passeggero e bagagli. Quindi capite da soli che tra la 1000 e la 1100 c’è stato un enorme salto in avanti per quanto riguarda l’elettronica e la dotazione, possiamo dire che le due sono quasi agli antipodi perché passiamo da una moto che ha fatto della semplicità la sua bandiera, a una moto che offre tutto quello che è presente sul mercato. 

 

Tra base ed Adventure Sports

Honda CRF 1000 L Africa Twin

 

Passiamo al secondo aspetto, ovvero la differenziazione delle due versioni, base e Adventure sports; rispetto ad oggi, Honda ha invertito le carte, perché sulla mille la versione “normale” era considerata quella più stradale, mentre la Adventure sports era quella più fuoristradistica. Con l’avvento della 1100 invece sarà esattamente il contrario, perché alla base viene dato il compito di assecondare i pruriti degli amanti dell’off-road mentre la Adventure sports nasce per i grandi raid e i lunghi viaggi, e questa differenziazione si rispecchia nella dotazione che abbiamo visto sopra. Il concetto di fondo secondo me è più che corretto, perché è logico pensare che sia la versione più snella e meno pesante quella da off-road mentre sia la versione più “imponente” ad essere usata su strada. Il problema però è che i tantissimi appassionati che hanno acquistato l’Africa Twin in questi anni ne fanno un uso quasi prettamente stradale, sono pochissimi infatti quelli che usano assiduamente la loro moto per fare off road mentre sono una miriade quelli che la utilizzano per fare bellissimi viaggi su strada. Al che c’è stata una sorta di sollevazione popolare perché tutte quelle bellissime cose con cui hanno equipaggiato la CRF1100L Africa Twin non è che siano regalate, infatti i prezzi della maxi enduro Honda hanno subito un deciso incremento: la CRF1100L Africa Twin entra in listino a 14.990 euro per la versione con cambio manuale e 15.990 euro con cambio DCT. I prezzi della CRF1100L Africa Twin Adventure Sports sono di 18.990 euro per la versione con cambio manuale e 19.990 euro con cambio DCT. Però come abbiamo appena visto, la versione base è molto indirizzata al fuoristrada quindi chi desiderasse utilizzarla su strada molto probabilmente dovrebbe mettere in preventivo di aggiungere almeno i cerchi tubeless, un cupolino maggiorato (perché quello di serie è quasi inesistente) e un portapacchi / maniglie passeggero… nonché delle valigie, se si vuole fare dei viaggi; quindi dai quasi 15 mila € della versione base siamo già a oltre 16 mila. Senza contare poi che quasi la metà delle Africa Twin vendute monta il DCT (il fantastico cambio Honda che vi consiglio di provare perché è qualcosa di unico) quindi altri 1.000 €. 

 

Il prezzo del progresso

Honda CRF 1100 L Africa Twin e Africa Twin Adventure Sport

 

Certo, ci sarebbe la Adventure Sports già pronta, prontissima per andare in capo al mondo, però anche lì si parte da cifre molto alte che di fatto pongono la Africa Twin in diretta concorrenza con le maxi enduro 1200-1300 cc. Ecco appunto, e qui apriamo il vaso di Pandora. Se fino ad oggi la CRF1000L era considerata una diretta concorrente delle endurone 700-1000 cc, anche per via del prezzo che partiva da 13.490€,  con la CRF1100L si fa più complicato collocare questa moto: prezzo e dotazione sono ormai allineati alle big della categoria, però per le prestazioni se la gioca ancora con le under 1000cc. Avendo provato le due versioni della 1000, e leggendo un po’ di commenti in giro, forse l’aver abbondato nella dotazione non è stata la scelta migliore: c’era bisogno di intervenire? Sì. C’era bisogno di mettere tutto? Forse no. Probabilmente modificare il motore, che era necessario per l’omologazione Euro5, cambiare la strumentazione e mettere i cerchi tubeless di serie su entrambe le versioni sarebbe stato più che sufficiente per far felici tutti gli estimatori della Africa Twin 1000; forse Honda ha pensato che fosse anche il caso di cercare nuovi clienti nella fascia più alta. Come ho scritto sopra, solo il tempo dirà se le scelte sono state azzeccate o no, intanto però faccio i complimenti ai tecnici Honda per aver abbassato il peso di entrambe le versioni, -4 kg per la base e -3 kg per la Adventure Sports, cosa rara di questi tempi. 

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